venerdì 27 agosto 2010

The Web Is Dead. Long Live the Internet

Two decades after its birth, the World Wide Web is in decline, as simpler, sleeker services — think apps — are less about the searching and more about the getting. Chris Anderson explains how this new paradigm reflects the inevitable course of capitalism. And Michael Wolff explains why the new breed of media titan is forsaking the Web for more promising (and profitable) pastures.

Wired

Lo diceva anche Sordi: rossi o neri, so' tutti uguali di Curzio Maltese, Il Venerdì di Repubblica, p. 10

Perché gli italiani si scandalizzano meno degli altri popoli? Le ragioni sono lontane e complesse, affondano le radici in una lunga storia servile. Ma ve ne sono di più recenti, che riguardano il ruolo dell'informazione.
Ha vinto in questi anni un modello populistico anche fra i media. Un esempio concreto, la storia delle auto blu.
Le auto blu sono fonte di enorme scandalo nel Paese dell'eterna tangentopoli. Forse perché gli italiani sono prima automobilisti che cittadini. In ogni caso l'eccesso di scorte indigna assai più dei 50-60 miliardi della tassa della corruzione calcolata dalla Corte dei Conti. Se scrivi che i! 90 per cento delle scuole in molte città non sono a norma di sicurezza, ti arriva qualche e-mai! preoccupata.
Se scrivi la solita tirata contro le auto blu diventi un idolo della rete. Sfruttando questo mora1ismo da casello a casello, i venditori di populismo hanno messo in giro nel tempo una serie di leggende metropolitane sul numero di auto blu circolanti in Italia.
Leggende fortunate quanto grottesche. Per anni si è Sostenuto che fossero mezzo milione. Poi, grazie a un'oscura associazione con sede a Sorrento, si è arrivati al conteggio «scientifico»: 624.330 auto blu.
Quando si leggono certe fesserie basterebbe ragionare e capire che si tratta di uno scherzo. Ma la notizia era troppo bella per essere verificata, quindi è stata pubblicata da Libero a Repubblica, dal Giornale al Corriere.
Poi i! solito Grillo è andato ad Annozero a denunciare le «settecento mila auto blu». Bingo. A quel punto ho chiesto a un amico esperto quanti autisti e quanta spesa sono necessari per mantenere 700 mila auto blu. La risposta è stata: 500 mila autisti (la Fiat ha 221 mila dipendenti, per dire) e 30 miliardi di costo annuo (tre finanziarie). Nel frattempo il ministro Brunetta, un altro che ha capito come il luogo comune paghi sempre, ha avviato un censimento. Dal risultato deludente: le auto blu vere sono «solo» 90 mila, compresa la Panda del Comune di Osio Sotto, gli autisti 60 mila e la spesa annua 4 miliardi. A quel punto il cittadino alza le spalle: tutto qui? Brunetta fa la sua bella figura, gli italiani tornano alla rassegnazione di sempre. Per la stampa di regime, come per la presunta controinformazione, il maneggio del cognato di Fini su una casetta a Montecarlo è uguale ai 60 milioni di Denis Verdini, l'affitto a equo canone di D'Alema pareggia la condanna per mafia di Dell'Utri.
Come diceva Alberto Sordi: «Rossi o neri, so' tutti uguali».

 
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