sabato 29 settembre 2007

E siamo arrivati a 58! ...

... che non sono i miei anni ma i milioni di euro di italia.it, il nostro amato prototipo che tanto ci piacerebbe definire inimitabile.
Una letura da affrontare, comunque, dopo aver fatto (abbondante) colazione.

Ed anche se non c'entra evidentemente nulla con questo discorso il sito di culturaitalia.it continua a non essere on line, nonostante il conclusissimo conto alla rovescia.

giovedì 27 settembre 2007

Cybersmart (buone pratiche)

Ho dimostrato, a proposito sia del dominio culturaitalia che del dominio beniculturali come siano state compiute indecifrabili operazioni di cybersquattering al fine di ottenere vantaggi (di varia natura) dal posizionamento vicino a quello del sito istituzionale. Sino, come nel caso di culturaitalia ad occupare la posizione prima ancora che questa venisse registrata, sebbene pubblicizzata da molti mesi.
Non ci sono solo cattivi esempi e cattive pratiche.
Oggi parlerò in positivo, per gli aspetti che è giusto riconoscere.

L'Osservatorio tecnologico per i beni e le attività culturali (OTEBAC) è un centro del Ministero per i Beni e le Attività culturali, per monitorare e sostenere gli istituti culturali nella realizzazione dei siti web e per una corretta digitalizzazione e accessibilità dei contenuti.
(dalla mission del sito, home page).
Definito l'acronimo sono state occupati tutti i domini ragionevolmente occupabili da malintenzionati:

Tutte queste URL re-inviano al (noto) sito www.otebac.it

Fuori, ma ininfluenti, sono:

martedì 25 settembre 2007

Cybersquatting o no?

E' una attività nota. L'espressione anglosassone cybersquatting o anche domain grabbing (da to grab=ghermire) indica il fenomeno di accaparramento di nomi di dominio corrispondenti a marchi altrui o a nomi di personaggi famosi al fine di realizzare un lucro sul trasferimento del dominio a chi ne abbia interesse.

Ho citato in un post precedente i culturaitalia disponibili e quelli occupati. Ieri (giuro su xxxxxxxxx) ho resistito alla tentazione di registrare uno. Che senso avrebbe avuto?

E se parlassimo, invece, di Beniculturali?

Ed anche se non c'entra nulla con questo discorso il sito di culturaitalia.it continua a non essere on line, nonostante il conclusissimo conto alla rovescia.

Virtuale? No! Economico ...

Le modifiche recentemente intervenute alla voce "Restauro Virtuale" su Wikipedia dovrebbero aprire un dibattito intenso sull'uso ed il ruolo degli strumenti quali wikipedia e comunque sulla correttezza dell'agire nell'ambito delle discussioni culturali.

Questa è la lettera da me inviata all'autrice delle variazioni:

Cara Nadia
la modifica della voce da te attuata su wikipedia è quanto di più contrario allo spirito di wikipedia possa esistere.
Un dibattito in atto (dai confini incerti) viene presentato con l'attribuzione di meriti, copyrights ed altro.
Questo è esattamente contrario a quello che un dibattito dovrebbe proporre.
E' una operazione che, mentre wikipedia propone la formula dei Creative Commons, ributta il dibattito indietro di molti anni.
Tra l'altro le auto-attribuzioni andrebbero verificate e quanto avevo letto, per altro, mi rendevano affatto certo di questo.
Comunque sia una primogenitura intellettuale (ammettiamo che esista) non è attribuzione di diritto di sfruttamento. Questo è insito nel concetto di copyright.
Per altro sarebbe come pensare di "
brevettare" termini quali "Tecniche di esecuzione" oppure "mappature tematiche".
Mi spiace. Confondere un dibattito appena aperto con conclusioni raggiunte è poco rispettoso di quanti a questo pensavano di partecipare.

Non aspettavo questa azione.
Se questi sono i termmini della questione non c'è, evidentemente, nessuno spazio per discussioni.

Giancarlo Buzzanca

 
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