lunedì 26 febbraio 2007

http://www.italia.it e sparate pure...

Ho postato questo alla lista musei-it.

Il nuovo mirabolante portale http://www.italia.it/ offre lo spunto per una serie di considerazioni legate al tema del rapporto tra siti pubblici, amministrazioni attive nel campo dei beni culturali ecc...
Ho ricevuto mail da 3 diverse liste
Associazione dei Bibliotecari http://www.aib.it/
Internet Society - gruppo italia http://www.isoc.it/home/index.php
Gruppo Musei http://www.musei-it.net/
Sembravano scritte dalla stessa persona. O magari più realisticamente le reazioni che il mirabolante portale suscita sono incredibilmente univoche.Stesse reazioni su Webaccessibile e su vari blog.Quarantacinque milioni di euro spesi leggo da una parte e altrove si specifica che di questi 45 milioni ben 21 milioni sono andati alle regioni per riempirlo di contenuti, 4 per contenuti centralizzati, 7,8 milioni per la piattaforma creata da Ibm (l'hosting è curato da loro) e da altri soggetti tecnologici.

Un buon punto di partenza per la discussione.
Allora distinguerei due tipi di ragionamento.

* Portale italiaBello/brutto?Direi brutto. Ma avete visto quanto il portale somigli ad un blog e come sia difficile trovare informazioni. Percorsi obliqui... grafica adolescenziale... Boh! Problema dell'accessibilità? Se non è accessibile non c'è problema. Il contatto è nullo
L'appalto, come al solito è gestito all'esterno della Presidenza del Consiglio ma trattandosi di un "appalto pubblico" dove sottostare alla famosa legge 9 gennaio 2004, n. 4.
Presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e presso il CNIPA lavorano persone realmente competenti in materia. . ... se venisse dimostrata e non sanata la accessibilità cio' in teoria dovrebbe portare alle condizioni (comma 2 Art. 4) di "nullita'" del contratto di affidamento.
Mi viene da ridere...

* I portali del nostro futuroPortali, portali, portali è il business del momento. Anche nel nostro settore. Da fuori dalla gabbia dorata dei grandi esperi di web, sistemi informativi, lessici, tesauri, raccolte digitali e chi più ne ha più ne metta guardo dentro e vedo sempre gli stessi nomi. La solita speciale mirabolante università che funge da agenzia di lavoro monopolistica per una cospicua fetta di soggetti legati a quella stessa università. E a contorno un buon numero di incompetenti che imperversano da anni. Storici darte, architetti, bibliotecari, archivisti, e tanti altri divenuti digitali per imposizione divina.
Panorama solito. Tecniche solite. Solite dinamiche.
I sedicenti esperti validano il lavoro dei furboni informatici che rivendono peraltro impunemente più volte lo stesso prodotto. Una legge ad hoc vieta di pagare più volte lo stesso prodotto e postula il riuso delle tecnologie.
NO.
Meglio far finta che gli esperti siano giunti, primi nel mondo, a salvare il mondo dei beni culturali. In italia e nel mondo. Siamo troppo bravi.
Magari se fanno strafalcioni (patetici di paurosa ignoranza e malafede) e valgono in questo campo esattamente quello che valgo io in ambito bibliotecario ..... non fa nulla.
Cosa può fare il personale "veramente" dipendente dell'amministrazione centrale?
Guardare altrove? Quindi silenzio e zitti.
Nessuna condivisione.
Circolari, modelli, progetti ... non serve a nessuno condividere se poi il livello tecnico è tenuto sotto i piedi.
A meno che non si stiano creando ... Ma cosa vado a pensare!!!! Lascerò stare!

Passate in rassegna uno alla volta i siti del MiBAC. Bevete un cognacchino prima di entrare in quelli "speciali" tanto buoni per fare viaggetti all'esterno, pubblicare e nulla più.
In questa lista si è parlato spesso di soluzioni tecnologiche che sembrano essere totalmente all'oscuro di tutti (incluso me) i facitori di siti web del ministero. Ma io non ricevo una barca di soldi ma un salario indecente.

Tutto sparito. Nuovo apporti da nuove figure professonali estranee alla banda che citavo prima, i benchè minimi concetti di web design sepolti da una interpretazione di basso profilo (quindi poco impegnativa) delle norme sull'accessibilità.
O in alternativa un totale disinteresse.
Giorni fa di fronte alla presentazione di un portale da parte di una società stra-fica un responsabile dell'amministrazione obiettò, grosso modo, che per quattro ciechi non si possono perdere tutte le meravigliose potenzialità del web... Tutto poi si limitava ad un irrinunciabile blog.
Qualcuno ha una copia rilegata della legge Stanca da portare in dono?

Mi sto dilettando da tempo in un gioco da idiota.In fondo alle pagine di molti siti (vedere ambito beniculturali.. non sta a me fare l'elenco) appare il loghetto della validazione W3C.Strafico!!! A norma di legge? No! Di più addirittura esemplari.Ma io clicco sul simboletto ... e raramente il risultato è positivo. Un caso mi restituì .... 49 errori!!
Della politica web del MiBAC si è parlato poco in questa lista. Solo come ricettori di informazioni (c'è questo incontro tecnico/seminario/convegno discesa di Dio in terra). Sarebbe il caso, forse, di parlarne.
Tristezza totale sapendo che arroganza ed ignoranza sono indissolubilmente legate una all'altra.
Quale settore dello stato si trova in condizioni migliori????
Toccati dalla grazia rispondiamo grazie grazie grazie grazie grazie

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